CRACOVIA PARTE 2: UN VIAGGIO ALL'INSEGNA DELLA STORIA E DELLA MEMORIA

Il 2 gennaio la data fatidica: si parte per Cracovia!
Alle 5 del mattina il pullman guidato dal fidatissimo Hans ci aspetta in via Resia e tutti noi, assonnatissimi, ci prepariamo al viaggio. Sarà più lungo di quel che ci aspettavamo, ma senza intoppi e molto tranquillo. A Cracovia ci aspetta il nostro contatto, la bravissima Justyna, che ci conduce all'ostello e si occupa anche della prenotazione della prima cena.
I pernottamenti all'Ars Hostel non potevano essere migliori: una struttura bella, pulita, centralissima e soprattutto completamente dedicata a noi, con un bel soggiorno dove si poteva stare insieme nel tempo libero. Veramente una sistemazione fantastica!
Il secondo giorno del viaggio è finalmente dedicato alla scoperta della storia della città e accompagnati dalla nostra bravissima guida Diego visitiamo per prima cosa il quartiere ebraico e il ghetto di Cracovia.
Diego ci accompagna in un'entusiasmante quanto drammatico percorso, durante il quale ci sembra di camminare letteralmente in mezzo alla tragica storia di Cracovia e della popolazione civile, una di quelle che più duramente furono colpite dall'orrore dei crimini nazisti.
Impossibile rimanere indifferenti pensando ai rastrellamenti, alla perdita graduale di ogni diritto per cittadini nati con la sola colpa di essere ebrei, alla soluzione finale e alle stragi terribili che seguirono.
Il tutto magistralmente guidato da Diego, capace di trasformare in una storia interessante anche un semplice parcheggio, un cortile interno, o la facciata di di un palazzo sul quale ancora oggi si vedevano segni dei proiettili nazisti.
Impossibile anche rimanere indifferenti non solo davanti all'odio e alla violenza, ma anche ai mirabili esempi delle persone che nella storia riuscirono a distinguersi, a provare a cambiare il corso degli eventi ed aiutare coloro che venivano perseguitati senza pietà.
Il primo di questi esempi è portato da Tadeus Pankiewicz, farmacista che rifiutò di abbandonare il suo negozio quando la zona in cui abitava fu trasformata nel ghetto. Operò nell'ombra per portare aiuto ai perseguitati, per offrire a tutti coloro che erano travolti dall'orrore, a volte compresi i soldati tedeschi, un porto franco per poter parlare liberamente e organizzarsi per aiutarsi a vicenda.
Il secondo, forse il più celebre grazie al capolavoro di Steven Spielberg, è Oskar Schindler, industriale nazista che riuscì a salvare migliaia di ebrei dalla persecuzione, battendosi con ostinazione fino alla fine.
La seconda parte del giorno è infatti dedicata alla visita alla fabbrica di Schindler e al museo annesso, che offre un'imperdibile panoramica di Cracovia, dai giorni immediatamente precedenti all'invasione tedesca, fino alla liberazione e alla successiva dominazione comunista, durata decenni.
Non contenti per i chilometri macinati, decidiamo di fare una capatina sulla collina sovrastante la città, per visitare il monumento in ricordo delle vittime della guerra, quindi, stremati, ci regaliamo una sosta ad uno dei ristoranti tipici del quartiere ebraico.
Ci godiamo giusto qualche oretta per visitare la città, ma anche per prepararci all'esperienza dell'indomani, che per tutti sarà decisamente intensa: la visita ai campi di concentramento di Auschwitz.





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